Prognosi a 5 anni dei pazienti con epatite C cronica con risposta virologica sostenuta dopo monoterapia con Interferone
Martedì 23 Novembre 2004
L’efficacia del trattamento dell’epatite C cronica è definita come l’assenza di virus rintracciabili a 6 mesi dopo il trattamento.
Tuttavia i dati riguardo all’incidenza di eventi clinici nel lungo periodo tra i pazienti con risposta virologica sostenuta, sono scarsi.
Uno studio, coordinato dai Ricercatori dell’Erasmus Medical Center a Rotterdam, ha valutato gli end point clinici durante un follow-up di lungo periodo tra i pazienti con risposta virologica sostenuta dopo monoterapia con Interferone.
Un totale di 286 pazienti con risposta virologica sostenuta e 50 pazienti con risposta biochimica ( virus rintracciabili ma normali livelli di alanina–aminotransferasi ) sono stati seguiti fino a 59 mesi.
Il 5,2% ( n = 15 ) dei pazienti con risposta virologica sostenuta presentava cirrosi prima del trattamento ed il 39% ( n = 12 ) aveva genotipo 1.
Dopo 5 anni di osservazione la percentuale di recidiva virologica tardiva è stata del 4,7% tra i responder.
Tutte le recidive si sono presentate entro 4 anni dopo il trattamento.
Tra i pazienti con risposta virologica sostenuta, la percentuale di decompensazione dopo 5 anni di follow-up è stata dell’1%.
Nessun paziente ha sviluppato carcinoma epatocellulare.
La sopravvivenza è risultata comparabile con la popolazione generale.
L’esito ( outcome ) clinico dei pazienti con cirrosi è risultato simile a quello dei pazienti con risposta virologica sostenuta.
Per i pazienti con risposta biochimica, la percentuale di sviluppo di decompensazione e di carcinoma epatocellulare è stata del 9,1% e 7,1%, rispettivamente.
Questo studio ha mostrato che la sopravvivenza a 5 anni dei pazienti con risposta virologica sostenuta è simile a quella della popolazione generale. ( Xagena 2004 )
Veldt BJ et al, Gut 2004; 53: 1504-1508
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